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L’uomo e la gonna: le proposte dalle passerelle di Milano e Parigi

L’uomo e la gonna: le proposte dalle passerelle di Milano e Parigi

Soluzioni inedite per la moda maschile autunno inverno 2012 2013

Le passerelle di Milano e Parigi hanno presentato le soluzioni di l’abbigliamento maschile per l’autunno inverno 2012-2013. La principale novità delle collezioni uomo per la prossima stagione è rappresentata dalla gonna. Questo capo di abbigliamento tipicamente femminile è infatti sempre più un’ossessione per gli stilisti di moda maschile.

Si pensi ad esempio a Jean Paul Gaultier cha ha fatto della gonna la propria ragione creativa nei suoi 30 anni di pensiero sulla moda. Lo stilista è molto affezionato al tema e ripropone il capo quasi a ogni appuntamento con le presentazioni delle collezioni maschili. La volontà è recuperare un’autenticità di appartenenza di un capo che storicamente faceva parte del guardaroba maschile.

Tra le proposte che hanno lasciato maggiormente il segno nelle sfilate di Milano e Parigi troviamo la collezione di Givenchy, ideata da Riccardo Tisci. La maison al posto dei pantaloni propone gonne sopra il ginocchio portati su leggings coprenti e stivali al ginocchio o ankle boots a punta stondata morbidi e cascanti sulla caviglia. L’uomo di Givenchy inoltre indossa grossi anelli al naso, come simbolo di virilità potente e sfrontata. Infine borchie, acciaio e maxi-stelle svettano su bluse in pelle vintage, sui maglioni e sui colli delle camicie.

Sicuramente l’uomo presentato sulla passerella autunno/inverno 2012-2013 non riuscirà ad appropriarsi dello stile quotidiano. Difficilmente vedremo uomini con gonna, cappotto doppiopetto, stelle sulle camicie e collant ultra-coprenti in giro per le nostre città. Quello che è certo è che Riccardo Tisci ha fornito un input che lascerà il segno: la libertà di osare e di essere liberi nelle proprie scelte.



One Comment

  1. Spero che, a breve, un maschio possa indossare un qualunque indumento che non fasci singolarmente gli arti inferiori senza ricevere strali da parte di chicchessia, giacché l’anatomia maschile sembrerebbe avvantaggiarsi della gonna, mentre i pantaloni, pur assicurando agilità nei movimenti, rappresenterebbero un minimo di costrizione. L’unico indumento veramente femminile, sempre per evidenti ragioni anatomiche è il reggiseno; tutto il resto è confinato a questioni di gusto personale: ci sarà sempre qualcuno per il quale, a suo giudizio, un determinato capo starà meglio su un uomo o su di una donna, piuttosto che su di una persona di capelli biondi o castani, ma, a parte i reggiseni per le sole donne, non esistono capi da donna, da uomo, da biondi, da castani e via dicendo. Inoltre, se non si debbono compiere movimenti d’agilità, gonne od abiti lunghi sono più confortevoli anche dal punto di vista termico e, con la pioggia, meglio una gonna con gli stivali.

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